18-02-21_Farmacista33-CS vaccini distributori Toscana
La Toscana ha incluso gli operatori della Distribuzione intermedia del farmaco tra le figure aventi diritto alla vaccinazione contro il Covid-19, garantendo così la continuità del servizio pubblico
La Regione Toscana ha incluso gli operatori della Distribuzione intermedia del farmaco tra le figure afferenti il comparto sanitario e aventi diritto alla vaccinazione contro il Covid-19 garantendo così la continuità del servizio pubblico ad alta valenza sanitaria che svolgiamo a supporto delle farmacie, parafarmacie, strutture ed operatori sanitari. Con questo commento il presidente di Federfarma Servizi Antonello Mirone, che aveva chiesto già da tempo la vaccinazione dei suoi circa 4mila lavoratori al Ministero della Salute, al Commissario straordinario per l’emergenza e a tutti i Governatori regionali, plaude alla decisione della Regione.
Mirone: altre Regioni seguano esempio della Toscana
«È un grande risultato poter mettere in sicurezza i lavoratori delle nostre Aziende – afferma Mirone in una nota -. Siamo molto soddisfatti della profonda sensibilità istituzionale e operativa manifestata dalla Regione Toscana, con la quale le nostre Aziende hanno collaborato costantemente durante questa emergenza sanitaria, svolgendo anche gratuitamente servizi indispensabili per la tutela della salute pubblica, dalla distribuzione delle mascherine alla popolazione nella Fase 1 a quella dei vaccini antinfluenzali». «In questo momento di grande allerta sanitaria vaccinare i nostri operatori è un atto di responsabilità verso la popolazione e confidiamo vivamente che tutte le Regioni non vogliano mettere a rischio il nostro comparto lasciandoci vaccinare nella Fase 3 come un semplice servizio pubblico: il bene salute ha la priorità e il lavoro delle nostre Aziende è distribuire salute». L’auspicio di Federfarma Servizi è «che anche le altre Regioni considerino adesso improrogabile la vaccinazione degli operatori della Distribuzione intermedia del farmaco, senza il cui supporto sarebbe impossibile garantire la dispensazione in Farmacia sinora assicurata con assoluta continuità».
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