Parte la distribuzione del primo test sierologico autodiagnostico marcato Ce da eseguire a casa, messo a disposizione da Federfarma.Co alle farmacie associate
È al via la distribuzione del primo test sierologico autodiagnostico marcato CE (Covid-19 Serological Test) da eseguire a casa, messo a disposizione, in via esclusiva alle farmacie associate, da Federfarma.Co. Lo ha annunciato Alessandro Rosso, Marketing Manager di Federfarma.Co in un’intervista rilasciata a F-online, house organ di Federfarma Servizi.
Di facile utilizzo per i profani
«Si tratta di un test progettato per l’autodiagnosi e, di conseguenza, di facile utilizzo per i profani» ha spiegato. «Questo è un elemento fondamentale perché fino a ora non esisteva uno strumento che fosse pensato e validato per il self-testing. Le strade attraverso cui i cittadini potevano avere la conferma di essere entrati in contatto con il virus erano costituite da strutture ospedaliere, sanità privata, medicina territoriale o anche all’interno delle cabine dedicate della farmacia dei servizi. Questo strumento, invece, permette una più facile e rapida esecuzione del test sierologico, sia all’interno delle iniziative avviate sul territorio dalle farmacie, con un più agevole utilizzo, sia direttamente al domicilio. Il test è validato clinicamente presso l’Ospedale Sacco di Milano, marcato Ce come dispositivo medico-diagnostico in vitro per Self-testing e notificato presso il Ministero della Salute. Questo passaggio, di fatto, sarebbe stato sufficiente per la commercializzazione in farmacia, ma, data la situazione di emergenza sanitaria in cui ci troviamo, abbiamo voluto fare un passo ulteriore».
Presentato al Ministero della Salute
Il test è stato presentato al Ministero della Salute e, contestualmente, è stato messo a disposizione delle Istituzioni per eventuali iniziativi di screening nazionale o locale sul territorio. In particolar modo, in vista della imminente campagna vaccinale contro Covid-19: «Grazie alla facilità d’uso, alla capillarità che può raggiungere con l’utilizzo in autodiagnosi, alla rapidità del risultato (massimo 10 minuti), – ha precisato Rosso – può diventare un valido strumento per individuare pazienti che siano già entrati in contatto con il virus e che abbiamo già gli anticorpi. Questo dato può essere di supporto nella definizione delle priorità rispetto a chi vaccinare prima». Pur «auspicando che trovi grande rilievo soprattutto nelle iniziative organizzate dalle farmacie, ci teniamo a evidenziare che, nelle illustrazioni d’uso, è stato riportato in modo chiaro il fatto che in caso di positività, anche laddove abbia eseguito il test da solo, il paziente deve rivolgersi immediatamente al proprio medico di medicina generale per l’attivazione dei percorsi appropriati».
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