SECOF, CRESCE L’ATTENZIONE A SINERGIE ED ECONOMIE DI SCALA NELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA
In Europa è sempre più visibile un fenomeno che inizia a diffondersi anche nel nostro Paese e che ci si attende possa aumentare: la tendenza a creare economie di scala e sinergie tra le società della distribuzione intermedia per affrontare al meglio le sfide e le difficoltà del mercato. È questo uno dei temi emersi dall’ultimo incontro di Secof, l’organismo di rappresentanza europea dei distributori intermedi del farmaco di esclusiva proprietà di farmacisti, che si è tenuto la scorsa settimana.
Tanti i temi affrontati e, a essere segnalata, un po’ in tutta Europa, è una leggera ripresa del mercato della farmacia. Ma il dato interessante, fa sapere Federfarma Servizi, presente all’appuntamento, riguarda un fenomeno che sta investendo sempre di più il comparto ed è diffuso in vari Paesi: la spinta alla razionalizzazione delle attività e dei magazzini sul territorio e all’aggregazione.
In particolare, nell’ambito del confronto, è stato analizzato quanto sta avvenendo in Spagna, Paese caratterizzato da una quota preponderante di cooperative di proprietà di farmacisti, e in Portogallo, dove la maggioranza della distribuzione intermedia è costituita dalla componente privata. In Spagna, in particolare, sono ancora presenti piccole realtà locali, che, per far fronte alle difficoltà, stanno via via mostrando una maggiore propensione a creare alleanze, sinergie e collaborazioni, sino ad arrivare in alcuni casi a costituire vere e proprie aggregazioni con realtà più grandi. In Portogallo, invece, è in corso un processo di concentrazione che riguarda in particolare i magazzini, con fenomeni di razionalizzazione territoriale.
A emergere è poi un altro tema: l’esigenza, sempre più avvertita a livello europeo, di consolidare il coinvolgimento dei farmacisti, in particolare dei giovani, nella gestione e nella operatività delle cooperative. Al centro del confronto c’è stato infatti anche un approfondimento su quali possano essere le modalità per avvicinare questa componente alla vita societaria. Utile, in questa direzione, si sono rivelati i comitati territoriali delle cooperative, presenti un po’ ovunque, ma una leva particolarmente importante è la formazione. Soprattutto per i più giovani, poter essere coinvolti nella definizione delle direttrici formative e nella scelta delle competenze da sviluppare è un elemento di fidelizzazione.
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